Il compressore ad aria è un utensile molto importante. In fase di acquisto è necessario quindi fare la scelta giusta ovvero considerare solo il modello che è in grado di far fronte alle esigenze di ogni contesto e lavorazione.
Questi elementi ovviamente variano molto spesso. Ecco perché il procedimento di scelta deve prendere in considerazione una serie di fattori da non sottovalutare. In questo articolo vedremo le linee guida più importanti, quelle che bisogna sempre tenere a mente.
Il compressore ad aria è uno strumento ideale sia per lavorazioni industriali che per il fai da te. Viene usato per levigare, perforare,
gonfiare gomma, verniciare con la pistola e molto altro. Per velocizzare e semplificare tali procedimenti, ci si affida alla compressione dell’aria. Il funzionamento di un compressore è infatti molto semplice: tramite l’energia meccanica di un motore elettrico
(o termico), l’aria viene compressa in un serbatoio per poi essere usata per le lavorazioni.
La prima cosa su cui è bene fare chiarezza è che ci sono diversi tipi di compressori
- compressore portatile : ideale per chi si deve spostare spesso e deve attivare il compressore in fretta, senza troppi controlli.
Molto leggero e pratico da trasportare, esistono modelli con e senza serbatoio; - compressore monocilindrico: si tratta di compressori a pistone singolo e la versione moniclindrica è la tipologia più diffusa e conosciuta in assoluto;
- compressore bicilindrico: possiede più cilindri azionati da un solo motore guida. Sono pensati per professionisti o esperti del fai da te che hanno molta esperienza con il monocilindrico e desiderano qualcosa in più.
Prima di acquistare un compressore ad aria è buona pratica chiedersi se l’uso del compressore sarà per applicazioni pesanti (ad alta pressione). L’uso casalingo e l’uso industriale sono due faccende molto diverse perché la pressione e la portata d’aria cambiano considerevolmente. Per questo è meglio controllare il volume dell’aria compressa erogata che è espresso in litri al minuto. Se si sceglie compressore piccolo e meno performante si corre il rischio di usurarlo più in fretta perché lo si farà lavorare al massimo delle sue capacità. In generale può essere utile optare per un compressore a due cilindri ma sappiate che la scelta varia sempre a seconda dalle circostanze specifiche.
Un’altra caratteristica che è bene monitorare sempre è la capacità del serbatoio. Per un uso occasionale va bene una capacità inferiore ai 100 litri (generalmente dai 24 ai 50 litri ). Per l’uso professionale o quotidiano è preferibile maggiore 100 litri.
Molti si fanno questa domanda: il compressore deve essere silenziato o no?
Dipende dall’ambiente di lavoro. Più grande è il compressore più rumore tenderà a fare in rapporto alla quantità d’aria che emette. Se per esempio operate in ambito domestico (nel garage di casa con i vicini a qualche metro di distanza) vorrete ridurre il rumore al minimo e quindi meglio considerare il compressore silenziato.
Un buon compromesso potrebbe essere optare per il compressore a vite in cui le componenti sono racchiuse dentro un apposito armadio.
La qualità dell’aria è molto importante per il compressore perché, inutile dirlo, aspira l’aria circostante e la comprime all’interno del serbatoio. La polvere e le particelle aeree possono creare danni.
Preoccuparsi della qualità dell’aria in cui si lavora vuol dire insomma fare anche manutenzione al proprio compressore.
Tenete quindi sempre pulito e ordinato il più possibile il posto in cui lavorate e dotatevi di strumenti specifici di pulizia.
Infine, quando si sceglie un compressore ad aria bisogna anche tenere a mente che tipo di utensili ad aria compressa verranno connessi al compressore. Trapani, avvitatori pneumatici o smerigliatrici necessitano di quantità d’aria differenti.